Tramite sondaggi e proiezioni è stato scoperto che il Giappone è il paese in cui la più alta casualità di morte per i giovani è causata dal
suicidio. Il governo ha rivelato con delle dettagliate statistiche, che è proprio il suicidio ad aver causato oltre il
50% delle morti di giovani uomini tra i
venti e i
trent’anni.
Il rapporto completo, nell’immagine qui sotto, mostra l’aumentare delle morti per suicidio (blu), a discapito della
vecchiaia (giallo), delle
malattie (rosso) ,
attacco cardiaco (verde scuro), degli
incidenti (arancione) ed
altro (verde chiaro), che costituiscono il resto della mappatura.
Infatti i suicidi sono aumentati oltre i
30.000 l’anno nell’ultimo decennio, con
31.690 suicidi solo nel 2010, più di sei volte il numero di morti per incidenti stradali.
Le statistiche del governo mostrano inoltre un drammatico aumento per alcune cause che hanno portato al suicidio, la tabella seguente mostra l’aumento del
276% dei casi in studenti a causa di problematiche legate al trovare un posto di lavoro dal
2007 al
2010, l’aumento del
252% di suicidi causati da litigi familiari tra genitori e figli, l’aumento del
225% a causa della “difficoltà della vita”, del
196% a causa del fallimento sul posto di lavoro, del
180% a causa della perdita del posto di lavoro, e del
130% per stanchezza e stress causati dal proprio lavoro.
In effetti i suicidi degli studenti che hanno problemi a trovare un posto di lavoro sono a dir poco aumentati dall’anno scorso, riflettendo probabilmente la rottura galoppante del tradizionale sistema di reclutamento delle compagnie per impiegati a tempo indeterminato direttamente dall’univerità, con diversi giovani ridotti a meri contratti a tempo determinato, quando riescono a trovare lavoro, che in Giappone equivale praticamente ad essere disoccupati.
fonte: